SERVIZIO DI STEFANO SICA

Da due stagioni è alla guida dell’area tecnica della Scafatese 1922, prossimo avversario del Fc Sorrento domenica pomeriggio al 28 settembre 1943. Antonio Buoninconti, direttore generale dei canarini, può vantare anche un passato col Procida e come team manager dell’Ischia di Sasà Campilongo. Con lui, intanto, affrontiamo gli ultimi sviluppi di mercato in casa gialloblù dopo la chiusura della finestra invernale. “Cercheremo di prendere qualcuno che possa darci una mano – puntualizza -. Magari un esterno under che possa prendere il posto di Gallo, andato a Nocera, un centravanti e un esterno offensivo. Con noi ci sono già l’ex Volla Antonio Prisco e un portiere del ’98, Testa, arrivato dal Monteruscello. Siamo vigili, vedremo cosa succede”.

Domenica il Sorrento: come tenterete di fermarlo?
“Di sicuro non partiamo battuti altrimenti non scenderemmo neanche in campo. Sappiamo che il loro tasso tecnico è maggiore e che non sarà facile fermare una squadra così. Ci vorranno cattiveria e quel pizzico di fortuna indispensabile in questi casi. Tuttavia giochiamo in casa e portiamo un nome prestigioso da difendere. Abbiamo rispetto per questa squadra, ma nessuna paura. Lo scorso anno, il Sant’Agnello perse il campionato qui. Non siamo un campo comodo per nessuno. Dispiace solo che mancherà Teta, squalificato. Ci avrebbe tenuto a giocare in una gara così. Alla sua età non si risparmia mai, è un generoso e la sua classe intatta”.

Intanto mercoledì è arrivata l’eliminazione dalla Coppa: uscite imbattuti dalla competizione, quasi una beffa.
“E infatti dispiace uscire così. Abbiamo totalizzato cinque vittorie e tre pareggi, con 12 reti fatte ed una sola incassata proprio col Città di Nocera. Coi molossi abbiamo fatto bella figura e tutta questa differenza tra noi e loro non si è vista. Ma il calcio dà e toglie: col Procida in finale di Coppa nel 2011 ci arrivai da imbattuto. E poi la persi con l’Ippogrifo Sarno”.

Quali sono adesso i vostri obiettivi immediati?
“Certamente lotteremo per il quinto posto. Riteniamo di poter raggiungere questo traguardo. Parlare di play-off forse è prematuro anche perché non sono così certo che si faranno”.

Da Macera a Citarelli: cosa è cambiato nella Scafatese?
“E’ cambiato il carattere della squadra che ha assimilato quello del suo allenatore. Questa Scafatese è determinata e cattiva quanto basta. E il merito è del mister che le ha dato una certa mentalità. Tuttavia Macera è stato sfortunato e non aiutato dal calendario: nelle prime cinque partite è incappato nel derby e con tutte quelle che ora stanno ai vertici della classifica. Se il calendario fosse stato più amico, magari lui sarebbe ancora qui con noi, chissà”.

Al termine (quasi) del girone di andata, qual è il vostro bilancio? Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
“Assolutamente mezzo vuoto. Non esagero se dico che ci mancano almeno 6-7 punti per il gioco che abbiamo espresso. Penso intanto alla gara pareggiata con l’Ebolitana, disputata per un tempo intero in 10 per il rosso a Saurino ma, nonostante ciò, con grande organizzazione e carattere. Nel derby con la US, pur perdendo, abbiamo giocato solo noi mentre loro agivano in ripartenza. Col Città di Nocera eravamo in vantaggio, poi siamo rimasti in 10 subendo un rigore inesistente. E loro hanno fatto il 3-1 nell’ultimo quarto d’ora. Anche con Palmese e Faiano abbiamo perso partite che non meritavamo. In questo senso, la nostra classifica è bugiarda”.

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