A CURA DI STEFANO SICA

Russo 6. E’ chiamato ad un solo intervento su un preciso colpo di testa di Di Giacomo. Poi l’attacco del Faiano, che pure qualche volta prova a pungere, non lo sollecita mai concretamente.

Vanin 6,5. Buona la prima per Ronnie. Il brasiliano, in discreta forma, si propone spesso sulla fascia confermando le già note attitudini alla fase offensiva unita a quella difensiva. I palloni che mette al centro sono invitanti, anche se si perdono spesso nel deserto dell’area salernitana.
Dal 75′ Fragiello SV. Ha poco tempo per lasciare la sua impronta. Almeno con l’ingresso dell’ariete napoletano si prova il gioco aereo e qualche mischia in più. Anche se senza successo.

De Gregorio 6. Quantomeno ha il merito di essere il primo a tirare in porta nel secondo tempo nell’astenia totale del Sorrento. Svolge il suo compito in maniera diligente, come sempre. E senza commettere errori.

Maisto 5. In giornata non eccellente anche per diversi errori di disimpegno commessi. Non costruisce e non ha spunti degni di nota.
Dal 65′ Temponi 6,5. E meno male che aveva 38 di febbre. L’ex Pianura non si risparmia mai capendo che deve dare il suo apporto in chiave offensiva per scardinare il catenaccio biancoverde. Per poco non sorprende Senatore con una bordata di rara potenza, poi è il protagonista dell’assistenza che mette Gargiulo in condizioni di battere a rete nel recupero, senza trovare il gol vittoria.

Arpino 6,5. La sua eleganza nei movimenti colpisce chi di calcio se ne intende. Salva un gol nel primo tempo e, nel secondo, rimedia in scioltezza su Di Giacomo che si era bevuto Scognamiglio. Cincischia solo quando, nel finale, Di Vece riesce a sfuggirgli non capitalizzando una ripartenza gustosa.

Scognamiglio 6. Non commette errori e fa la sua onesta partita. Si lascia però andare ad una diatriba di troppo col tecnico biancoverde, Turco, ed è molle su Di Giacomo che gli scappa via in una circostanza.

Esposito 5,5. Gara non strepitosa la sua. E’ tagliato fuori da una manovra lenta e farraginosa e si rende impalpabile a parte un solo, apprezzabile, inserimento in area avversaria su taglio di Scarpa, quando viene colto in fuorigioco.
Dal 55′ Cappelluccio 5. Completamente fuori partita. Si fa trovare impreparato su un appoggio facile di un compagno e ne sbaglia uno lui banalmente. In un caso scivola palla al piede in fase di impostazione e si mostra, di conseguenza, assai confuso. Da rivedere.

De Rosa 7. Il migliore dei suoi. Recupera una infinità di palloni perché ha testa e gambe. E, a volte, lo si vede anche sacrificarsi e ripiegare in disimpegno nelle retrovie. Quando esce Maisto, Turi lo piazza davanti alla difesa ed è a lui che viene lasciato il compito di lanciare sistematicamente lungo per le sponde di Fragiello. Anche qui, non sbaglia una imbeccata.

Vitale 5,5. Anche lui si lascia cogliere da qualche nervosismo di troppo e non incide. Non tira mai in porta, come suo solito, e si lascia andare a qualche pallonetto troppo velleitario verso la porta di Senatore. Ha l’alibi dovuto al fatto che le marcature avversarie lo asfissiano a tal punto da renderlo inefficace.

Scarpa 5,5. La partita più incolore da quando veste il rossonero. Prova a svariare con generosità, secondo abitudine, sul fronte offensivo, ma non fa mai male. E spesso resta attardato nelle retrovie. E’ chiaro che non può sempre cantare e portare la croce. Specie se è l’intera squadra ad essere contratta in fase propositiva.

Gargiulo 5,5. Non conferisce profondità alla squadra anche se si fa vedere nel primo tempo quando mette in area un bel pallone per De Rosa che si era appena inserito. Per il resto non lo si nota quasi mai se non nel finale quando Mongiello gli impedisce un gol fatto.

Turi 6. A fine gara Carmine Turco, tecnico del Faiano, si è chiesto come mai il Sorrento non avesse sfruttato nella ripresa corsie esterne, cross e sovrapposizioni. Quando nel primo tempo si è scelto questo principio, è mancato un avvoltoio dell’area di rigore come Fragiello in grado di aprire la retroguardia salernitana. Con una difesa così arroccata a protezione del proprio territorio difensivo, sarebbe stato forse preferibile puntare dall’inizio sul boa partenopeo. Ma non esiste una controprova. Anche perché i rossoneri risentono di una manovra troppo lenta, che non fornisce profondità e che non ha ritmo ed intensità. Di sicuro occorrerà trovare soluzioni tattiche precise contro difese che, per dirla con Maurizio Sarri, mettono autobus in area di rigore. Necessità ammessa dallo stesso tecnico a fine partita.

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