SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. È stata una settimana piuttosto turbolenta in casa Noto. Le dimissioni del presidente Graziano Zani, hanno provocato uno scossone nell’ambiente e, considerando che la squadra è il fanalino di coda del girone, la cornice contiene un quadro a tinte fosche. La situazione è davvero delicata, gli affanni rischiano di travolgere questa squadra che, però, a detta del suo addetto stampa, non è affatto agonizzante. Proprio con Corrado Parisi, responsabile dell’area stampa granata, guardiamo la realtà netina, dove il Sorrento sarà di scena domenica in un match importantissimo. I rossoneri sanno di non dover sottovalutare l’impegno perché queste partite, così come possono abbattere in caso di ko, possono anche rinvigorire. Con il gentile collega partiamo proprio dal disimpegno del presidente, per capirne le cause e le motivazioni: “Il presidente ha argomentato le sue dimissioni con i cattivi risultati arrivati in questo inizio di campionato. Il fatto che il Noto sia all’ultimo posto ha contrariato il presidente il quale ha parlato anche di qualcuno che non ha rispettato gli accordi. La situazione è complicata ma, nonostante tutto, si sta facendo il possibile per il bene del Noto. Si sta pensando a terminare la stagione, magari con la permanenza in serie D”. Quindi, a quanto pare, non ci sono forme di rassegnazione, la squadra è ancora convinta di poter raggiungere la salvezza: “Certo! Come è giusto che sia, finché la matematica non ci condanna, finché i numeri lasciano delle speranze, bisogna scendere in campo per conquistare i punti necessari al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato. Nel nostro caso è quello di risalire la classifica e di salvarci, sperando che la situazione possa cambiare già dalla prossima partita”. Ma, per fare lo sgambetto ai rossoneri, i siciliani come dovranno affrontare il match? “Il Noto vorrà fare la classica partita d’orgoglio. Scenderà in campo con il coltello tra i denti per non soccombere ancora e per scacciare le ombre dei brutti risultati e la sfortuna che, comunque, ha perseguitato questa squadra. In alcune partite, avrebbe meritato di più ma, nel calcio, ci sono periodi in cui gira tutto male. Speriamo che sia solo un periodo e che potremo risollevarci presto dando una virata ad un campionato che, attualmente, ci vede chiudere la classifica”. I numeri sono impietosi, addirittura solo una volta si è andati in rete, dato paradigmatico della posizione in classifica: “In queste prime nove partite, è esagerato il numero di pali e traverse colpiti, segno che anche la sfortuna ci sta mettendo del suo. Se aggiungiamo dei gol regolari annullati, arbitraggi non proprio favorevoli, allora ecco che si delineano ulteriori elementi che spiegano quest’ultimo posto. Sia ben chiaro, questi fattori non giustificano una squadra che non ha ancora vinto dopo nove giornate”. Ma quali sono le caratteristiche di questo Noto? Una squadra che, con il passare del giornate, è andata sempre di più peggiorando: “Ritengo che la compattezza ci sia sempre stata, anzi, all’inizio, la squadra subiva poco, eccelleva soprattutto nel contenere gli avversari ma, allo stesso tempo, difettava in fase realizzativa. Non è un caso che i tre pareggi siano arrivati nelle prime quattro giornate. La squadra raramente si sfilacciava in campo, il fatto che riuscisse ad imbrigliare gli avversari faceva pensare che l’unico problema fosse quello di finalizzare la propria produzione offensiva. Invece, nelle ultime giornate, sono arrivati anche i flop più pesanti determinando una situazione non più sostenibile. Con una visione ottimistica, possiamo dire che, se il primo gol è arrivato in casa contro il Due Torri, considerato che la prossima la giocheremo tra le mura amiche, speriamo che sia arrivato il momento anche della prima vittoria”. Ci interessa sapere anche i giocatori più pericolosi della compagine di mister Romano: “Ce ne sono tre o quattro, poi il resto sono quasi tutti giovani. L’elemento di maggiore caratura è sicuramente Rizza, un’ala che è al suo primo anno di serie D visto che ha sempre giocato tra i professionisti. Essendo un netino, ha deciso di sposare la causa della squadra della sua città, è sicuramente il leader essendo anche cresciuto nelle giovanili della Juventus per poi fare una lunga trafila in Lega Pro. Poi in difesa c’è D’Angelo, Salese a centrocampo e il portiere Ferla, sono loro i giocatori di maggiore levatura”.All’addetto stampa granata chiediamo anche che partita si aspetta tra Noto e Sorrento. I siciliani hanno la necessità di smuovere la classifica, i costieri vogliono dare continuità alla vittoria ottenuta nel derby contro la Battipagliese: “Pensando alla partita contro il Due Torri, mi aspettavo ritmi bassi e grande noia, invece, c’è stata grande intensità dal punto di vista dell’agonismo. Ecco, interpretando così la partita, può succedere di tutto. Sia il Noto che il Sorrento vorranno conquistare i tre punti, quindi, sarà una partita aperta, i costieri devono temere la voglia di rivalsa e di riscatto che anima i granata. Un successo sarebbe importantissimo per l’autostima e poi c’è la motivazione di imporsi per la prima volta”. Infine, un punto sul campionato, con uno sguardo soprattutto a ciò che succede nei quartieri alti: “Credo che l’Akragas sia di una spanna superiore a tutte. Nonostante i biancoazzurri siano incappati in diverse battute d’arresto, hanno giocatori che sono un lusso per la categoria e che, da un momento all’altro, possono prendere in mano la squadra e condurla in alto. Anche l’Agropoli ha un organico importante, però, finora ha tenuto un andamento un po’ troppo altalenante accumulando un certo ritardo nei confronti della prima. Ecco, la capolista Torrecuso penso che sia una sorpresa un po’ per tutti, in pochi avrebbero immaginato i sanniti in testa alla classifica. Sulla base di questo ragionamento, presumo che siano queste tre le favorite per contendersi la leadership del girone”.

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