SERVIZIO DI STEFANO SICA (FOTO DI ANTONIO D’ACUNZI)

Crede ancora nella qualificazione Pasquale Esposito, tecnico del Città di Nocera, dopo l’1-3 contro il FC Sorrento nell’andata dei sedicesimi di Coppa Italia nel fortino costiero. Tuttavia, a destare qualche perplessità, soprattutto tra i colleghi nocerini presenti in sala stampa, sono alcune scelte tecnico-tattiche di inizio partita.

SCELTE TECNICHE – “Questa era una partita diversa da un match di campionato. Qui c’è un’andata e pure un ritorno. Chiaramente c’era qualche individualità importante negli avversari ed abbiamo preferito metterci a specchio inserendo due under a centrocampo, con De Liguori libero di giocare ed un altro giovane sul loro metodista. De Liguori mi aveva già dato domenica scorsa la disponibilità per giocare, ma volevo tenerlo pronto per questa partita. E’ un elemento di esperienza che può dirigere i compagni in mezzo al campo. Avevamo Di Pietro squalificato e Lordi, che è molto bravo ad interpretare anche la fase difensiva, era in panchina perché speravamo che le cose andassero in un altro modo. Carotenuto ha avuto un mal di schiena prima della gara ma neanche una puntura gli è servita. Noi sabato giochiamo un’altra partita e ho dovuto gestire al meglio questa settimana. Sarebbe stato preferibile giocare domenica e certe scelte sono state fatte anche in virtù di questi due impegni in appena tre giorni. Dovevo pur sempre fare un turnover. Comunque queste sono partite che si giocano in due tempi: per noi anche perdere 2-1 sarebbe stato accettabile. E in ogni caso meglio il 3-1 che il 2-0”.

SCELTE TATTICHE ANTI SORRENTO – “Abbiamo giocato una partita contro una squadra importante ed è chiaro che si cerchi di farlo a viso aperto tenendo sempre conto delle individualità avversarie e del loro sistema di gioco. Un allenatore deve badare a queste cose. La nostra squadra è stata costruita per avere due under in difesa, ma a me sembrava logico mettere un over in più dietro contro un attacco come il loro con due grandi giocatori sugli esterni”.

ESPULSIONE E RIGORE NEGATO – “Il mio allontanamento? Un loro giocatore stava parlando con noi della panchina ed io avevo chiesto l’ammonizione perché nessuno può parlare con chi sta nella panchina avversaria. Alla fine sono stato espulso io. C’era anche un calcio di rigore nettissimo a nostro favore, poi abbiamo preso un palo tirando tantissime volte in porta. Non credo che meritiamo certe contestazioni. La qualificazione è ancora alla nostra portata, abbiamo la forza e la capacità di fare due gol. Ovviamente dovremo stare attenti a non subire reti”.

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