DI STEFANO SICA

Una scommessa difficile, ambiziosa e stimolante. E’ il new deal di Renato Cioffi, da questa estate responsabile del settore giovanile dell’Avellino e tecnico della Primavera in partnership con Pasquale Visconti, storico preparatore dei portieri di Dino Bitetto. Era la prima volta che il trainer di Cervinara affrontava il Sorrento da ex, dopo aver scritto pagine indelebili di storia della vecchia società poi naufragata nel mare dei debiti e delle cattive gestioni. Un pomeriggio comunque indimenticabile, che ha mescolato tante emozioni al piacere di respirare aria di casa. Il risultato maturato col Fc Sorrento non ammette appelli (0-5), ma le basi per ricostruire un nuovo percorso per il vivaio biancoverde, dopo l’ultima, fallimentare governance, ci sono tutte.

RICOSTRUZIONE DEL VIVAIO – “E’ un anno zero. Abbiamo una rosa di 24 ragazzi e dobbiamo lavorare con questi cercando di migliorarli e di non disperderci nelle disavventure degli anni passati. Dovremo essere bravi a giocarci le partite fino alla fine, senza essere arrendevoli. L’importante sarà sudarsi la maglia, al di là del risultato, perché giocheremo in un girone difficilissimo nel quale ci saranno squadre come Torino, Juventus, Udinese o Empoli. Sono società che fanno calcio giovanile da una vita”.

PEDINE DA INNESTARE – “A volte non si è mai completi e un allenatore vuole sempre qualcosa in più. Per definire questa squadra ci vorrebbero un portiere e un terzino sinistro. Negli ultimi 20 minuti è entrato a sinistra un 2001 e sto adattando un destro su quella corsia. Finora non abbiamo trovato l’elemento che fa al nostro caso”.

ARCIELLO TRA I MIGLIORI – “Lo sto provando da trequartista e secondo me può ricoprire bene questo ruolo. Può fare bene anche come esterno offensivo e come mezz’ala. E’ un giocatore duttile che impiegherò dove mi serve”.

RAPPORTI CON LA PRIMA SQUADRA – “Mimmo Toscano è un amico e ci conosciamo da una vita, così come col direttore De Vito. Già dall’inizio è nata una certa collaborazione: quando a loro servirà qualche giocatore per gli allenamenti o per una visionatura, ci chiameranno senz’altro. Più di qualcuno si è già allenato con la prima squadra. E’ un’intesa che speriamo possa stabilizzarsi nel tempo. Noi abbiamo proprio questo obiettivo, al di là dei risultati sportivi. Anche sulla prima squadra è stato fatto un ottimo lavoro. Poi è chiaro che il tifoso vuole sempre vincere e sogna gente di nome, ma l’Avellino ha giovani interessanti che alla lunga potranno dire la loro se sarà dato a tutti il tempo di lavorare”.

SUL SORRENTO – “Ci sarà meno concorrenza rispetto all’anno scorso nel girone. Il Sorrento in estate ha fatto i passi giusti. In questi campionati non sempre si vince coi nomi. Stavolta è stato fatto un giusto mix di calciatori che conoscono bene l’Eccellenza ed altri che hanno giocato in categorie superiori e che potranno fare la differenza in determinate partite. Credo proprio che sarà l’anno del Sorrento e, finalmente, è stato messo a posto anche qualcosa in una società comunque già forte. Adesso si può dire che è un anno zero e si riparte con la speranza che questa squadra possa vincere il campionato, inizio di un futuro che vedrà il Sorrento arrivare nelle categorie che gli competono”.

L’OMAGGIO A PASQUALE OTTOBRE – “Era un mio giocatore e sono contento per questa nuova avventura, che comunque gli ha già portato buoni risultati. L’anno scorso, a Sarno, ha fatto un ottimo lavoro. E lo farà anche qua perché, soprattutto in queste categorie, conosce molto bene i giocatori. I presupposti per fare bene ci sono tutti”.

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