Dodici punti dopo undici giornate è una media che preoccuperebbe qualsiasi squadra anche in un campionato da considerare “normale”, figurarsi in un campionato anomalo come la Seconda divisione di quest’anno, con ben 6 retrocessioni dirette. Il Sorrento ha lasciato molti punti preziosi per strada, ne è consapevole mister Chiappino alla vigilia della delicatissima trasferta di Foggia che si presenta alla conferenza stampa pre-gara anche un pò, visibilmente, preoccupato: “Sarà una partita difficile, come d’altronde tutte le partite di questo campionato, ma in ogni caso andremo a Foggia a giocarci la nostra gara. Non mi spaventa alcun condizionamento ambientale, poichè ormai il vantaggio del ‘ fattore campo’ lascia un pò il tempo che trova e volevo ricordare che a Cosenza abbiamo disputato probabilmente la nostra miglior prestazione”.

La compagine rossonera partirà oggi pomeriggio per il ritiro in terra pugliese con gli uomini contati. Lo staff medico, diretto dal dottor Epifano D’Arrigo, ha infatti considerato non arruolabili i difensori Benci e Pantano, oltre ovviamente ad Esposito (mercoledì è prevista l’operazione al legamento del ginocchio, per lui stagione finita) e Musetti. Retroguardia quindi decimata per Chiappino, obbligato a schierare di nuovo titolare il maliano Coulibaly, non proprio impeccabile e rassicurante nell’ultima uscita col Teramo. “Stiamo da mesi a parlare di un’ulteriore rinforzo necessario in difesa ed in effetti in questo frangente sarebbe stato utile, perlomeno dal punto di vista numerico poichè mi ritrovo con 5 uomini per 4 ruoli – afferma con un pò di amarezza il tecnico rossonero – ma aldilà di tutto, quello che chiedo ai miei uomini è la massima concentrazione evitando cali di concentrazione ed errori personali che finora hanno condizionato eccessivamente il nostro cammino”. Per Chiappino infatti non esiste alcun problema se non quello della classifica: “Se andassimo a rivedere tutte le partite finora disputate sarà difficile credere all’attuale posizione di classifica. Certamente non rispecchia le nostre prestazioni. Decisivi sono stati i grossolani errori personali commessi dai nostri difensori”.

 

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