SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. (FOTO DI CARMINE GALANO). C’era incredulità a fine partita, il vero FC Sorrento avrebbe fatto un sol boccone del Massa Lubrense, perché c’è troppa differenza di valori in campo. I nerazzurri hanno dimostrato di essere una squadra arcigna e scorbutica e poi impattare in casa della capolista è una tale iniezione di autostima che deve indurre a pensare di potersela giocare con tutti. Il Massa ci ha messo cuore, abnegazione, volontà, cosa che non hanno fatto i rossoneri che, a secondo tempo inoltrato, sono stati colti anche da una certa frenesia che ha annebbiato le idee. I massesi non hanno mai tirato in porta, si sono limitati ad erigere un bunker dinanzi al proprio portiere ma facendolo con intelligenza e anche un po’ di mestiere, visto che, appena possibile, provavano a guadagnare secondi importanti facendo innervosire gli avversari. Il FC Sorrento ha fatto il gioco del Massa, in questo caso, non si è avuto l’atteggiamento della grande squadra che, sin dai primi minuti, prepara l’assalto per sbloccare la partita e poi chiuderla sfruttando gli spazi.

Soprattutto nella prima frazione, Scarpa e compagni si sono limitati a giochicchiare, solo nella ripresa hanno provato a premere di più chiudendo gli avversari nella loro metà campo ma senza la solita incisività. Diciamo che un incidente di percorso può starci, però, non vanno persi punti così. Nel derby costiero, sono stati gettati alle ortiche due punti pesantissimi, visto che adesso si è a pari punti con il Città di Nocera e sabato c’è la trasferta di Eboli senza dimenticare lo scontro diretto al “San Francesco”. Era importante mantenere quei due punti di vantaggio, ma è stata commessa la leggerezza di sprecarli nel testa-coda, eh sì, perché tale era il match di domenica scorsa visto e considerato che il Sorrento Calcio è già retrocesso prima di iniziare il campionato, come se non facesse classifica. Poi che strano se si pensa a chi siede sulla panchina del Massa Lubrense: quel Giulio Russo che ha rappresentato l’emblema dell’epopea rossonera con Giglio alla presidenza. E proprio quando patron Giglio è ritornato in sella per rinverdire i fasti di un tempo, Giulio Russo, stavolta nelle vesti di allenatore alla prima esperienza, ha teso uno sgambetto ai suoi ex tifosi in quello stadio che era stato il suo tempio.

Capita nella vita, ma ora non è il momento di leccarsi le ferite, bisogna imparare tanto da questo inopinato e pericoloso pari. Come predica spesso mister Ferraro, ci si deve calare nella categoria e ora ad Eboli sarà una battaglia, lì il Città di Nocera è caduto, una trasferta piena di insidie ma in cui il FC Sorrento può conquistare l’intera posta in palio. La squadra è dotata di elementi in grado di risolvere qualsiasi partita ma c’è bisogno di maggiore fame, maggiore determinazione e quella rabbia che non può mancare dopo lo spreco di domenica scorsa. Non tutti i mali vengono per nuocere, chissà che proprio adesso non venga fuori quel quid in più che serve per il vincere il campionato. La squadra costiera dall’inizio dell’anno guida la classifica, non ha mai perso, questo è il momento clou dove, soprattutto per la costanza di rendimento del Città di Nocera, non si può mollare neanche di un centimetro. Il duello ora più che mai è entrato nel vivo, non si può proprio sbagliare.

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