SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI

Fatta la cena di Natale per la prima volta lontano dal territorio della Penisola Sorrentina, in quel di Nocera Inferiore, il “nuovo” Sorrento si prepara a vivere la trasferta in casa dell’Hinterreggio. Sono stati giorni convulsi, segnati da alcune notizie sconfortanti come la smentita dei vertici della Monfrini Pellami circa l’accordo di sponsorizzazione e l’addio di altri due pezzi importanti come Maio e Caraccio. L’attacco, a questo punto, si ritrova depauperato e c’è un assoluto bisogno di correre ai ripari perché è rimasto solo uno (Pignatta) dei quattro galacticos, come li ha definiti mister Sosa. Solo questo è sufficiente per capire l’importanza dei giocatori sbarcati altrove, c’è anche da dire che Nicola Dionisio ha messo a segno colpi di un certo rilievo per la categoria, ma non v’è neanche dubbio che la squadra si sia indebolita. Già il fatto di averla rivoluzionata presuppone un nuovo inizio, come se si partisse daccapo ma, purtroppo, è tutto normale per questa categoria. Il reparto uscito meglio da questa finestra di mercato, forse, è stato il centrocampo, rimpinguato con innesti importanti, mentre la difesa, tutto sommato, potrebbe andare sebbene venga a mancare quell’esperienza necessaria che, mesi fa, ha portato la società ad ingaggiare La Rosa al posto dell’epurato Frison. Come detto, l’attacco desta maggiori perplessità, in questa categoria è importantissimo avere un giocatore che faccia la differenza in zona gol e uno come Vitale, sebbene il rapporto di amore-odio con la tifoseria, in campo si faceva sentire eccome. Lo stesso Caraccio che, attorniato da un po’ di scetticismo all’inizio, si è guadagnato la fiducia di tutti a suon di ottime prestazioni e gol importanti. L’impatto di Majella è stato più che positivo, la speranza è che la sua vena realizzativa sia deflagrante fino alla fine. Contro l’Orlandina si è rimasti a riposo, quindi, non si è avuta la possibilità di vedere all’opera i nuovi acquisti, comunque sarebbe stato un test poco attendibile alla luce della contingenza negativa in cui si trovano i siciliani. In casa dell’Hinterreggio, invece, sarà tutt’altra storia: dopo la gara pre-natalizia si potrebbero fare anche le prime valutazioni circa il nuovo undici rossonero. E poi fare risultato sarebbe importante anche per sfatare il tabù che vede il Sorrento sempre soccombente lontano da Via Califano. Andare alla sosta con la consapevolezza di essere a buon punto nel nuovo riassetto tecnico-tattico è di fondamentale importanza per il morale di tutto il gruppo. Serve una risposta vigorosa, da grande squadra per non sentire la mancanza di chi è partito, sta ai giocatori far capire di essere competitivi nonostante i numerosi tagli. Ci sono momenti in cui ogni querelle deve passare in secondo piano, e sono i 90 e passa minuti in cui si è in campo fronteggiando un avversario, sperando che ai tesserati venga conferita quella sospirata tranquillità che finora non c’è mai stata. Da agosto a questa parte, tante cose sono successe, di positivo c’è che, di riffa o di raffa, il Sorrento è ancora vivo e ha tutte le carte in regola per mantenere la categoria. Ma, alla luce del legittimo disamore della tifoseria, un bel risultato prima delle feste natalizie, sarebbe la risposta migliore.

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