SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. A Foggia ce lo hanno descritto come un mito, chi l’ha visto lo scorso anno con la maglia del Trissino Valdagno ci ha fornito ottime referenze, eppure Franco Caraccio è arrivato a Sorrento con un po’ di scetticismo. Ma gli è bastato poco per guadagnare la fiducia e la stima della gente perché, oltre a impegnarsi tantissimo in campo, è un ragazzo educato e spigliato. È stata sua la firma sull’ultima vittoria del Sorrento, ottenuta due settimane fa nel derby contro la Battipagliese. Mancava capitan Vitale, il capocannoniere dei rossoneri, ma ci ha pensato lui a gonfiare la rete. Sebbene non sia una prima punta preferendo svariare molto sul fronte offensivo, è andato a bersaglio quattro volte mostrandosi utile sia nella fase realizzativa che di ripiegamento. Dopo il ko in casa del Noto, bisogna pensare già alla prossima partita contro il Roccella, ma è doveroso ritornare alla sconfitta subita contro l’ultima della classe: “Siamo molto amareggiati, ci aspettavamo un’altra partita e invece abbiamo fatto molto male. Al di là delle buone cose espresse all’inizio, dopo il loro gol, non abbiamo saputo reagire e siamo stati imbrigliati dalle nostre difficoltà e dal loro entusiasmo. Nella ripresa, abbiamo creato qualche occasione per pareggiare ma senza lucidità e, naturalmente, non è bastato per raddrizzare la partita. Il Noto si è difeso bene e non abbiamo trovato le soluzioni per scardinare il loro fortino, il fatto di tornare a casa senza punti ci ha lasciato molto amaro in bocca”. Tanta amarezza per un tonfo inatteso, il morale era alto dopo la vittoria con la Battipagliese ma non si è riusciti a dare continuità ai risultati. Lo pensa anche Caraccio: “Vogliamo riscattarci subito e proveremo a farlo dalla prossima giornata. Oltre a provare a piegare il Roccella, dobbiamo dare continuità ai risultati altrimenti staremo sempre là sotto. Dobbiamo ritornare ad essere una squadra tosta come abbiamo fatto prima dell’ultima trasferta. Serve maggiore compattezza seguendo sempre ciò che ci chiede il mister. Domenica giochiamo in casa e, sin da primi minuti, dobbiamo far capire a chi ci affronta che vogliamo vincere”. All’allenamento del giovedì c’era un gruppetto di tifosi che ha cantato incessantemente cori di sostegno alla squadra. Erano pochi ma rumorosi, hanno cantato e acceso fumogeni, l’obiettivo era quello di gridare il loro amore per i colori rossoneri e rispondere presente pur in un momento delicatissimo. “Ne approfitto per ringraziarli – afferma Caraccio – il loro incoraggiamento è molto importante. Si sono comportati benissimo venendo a sostenerci e conferendoci una carica in più. Speriamo di regalargli i tre punti, lo meritano per quest’apporto che non manca anche in una situazione difficile”. Ecco, la situazione difficile. Ahinoi, non riguarda solo ciò che succede in campo, ma anche questioni esterne. Quelle che turbano la mente dei giocatori: “Non chiediamo la luna ma solo ciò che ci spetta. C’è fiducia che le promesse saranno esaudite. Se la situazione dovesse migliorare sarebbe un bene per il Sorrento e per tutti noi, da parte nostra ci crediamo e lottiamo, diamo il massimo per tenere alto l’onore di questa maglia. Però, abbiamo bisogno di avere delle garanzie per essere più tranquilli”. Ci sono state alcune partite in cui si è visto un Sorrento tonico, brillante e propositivo, altre in cui è sceso in campo uno scialbo, sottotono e statico. È una squadra double-face quella rossonera, molte volte ha inciso la sfortuna, altre l’inesperienza, ma cosa manca perché si trovi l’equilibrio? “Quando siamo coesi e compatti, diventiamo duri, spigolosi e difficili da battere. I valori li abbiamo in tutti i reparti, c’è sia esperienza che gioventù, ma è un mix importante, quindi, l’attuale classifica non rispecchia il nostro potenziale. Il problema è che dobbiamo avere lo spirito giusto ogni domenica e non una sì e l’altra no. Non riesco neanche a dare una spiegazione a tutto questo, è sicuramente un nostro problema mentale che abbiamo la necessità di affrontare e risolvere. Sono sicuro che, se saremo battaglieri ogni settimana, arriveranno i punti che ci mancano. C’è, però, un dato da non sottovalutare: abbiamo rimediato due brutte sconfitte in Sicilia dopo dodici ore di viaggio in pullman mentre, nell’unica affrontata senza disagi, abbiamo vinto ed è quella in casa del Due Torri. La mia non vuole essere una scusante, sia ben chiaro, però, la stanchezza di viaggi lunghissimi può incidere perché non si riesce a riposare bene”. Caraccio è uno che si esalta tra le mura amiche. Ha segnato quattro reti tutti in gare diverse: ha messo la firma sulla prima vittoria in campionato contro il Rende, si è ripetuto contro la Gioiese in una sconfitta assurda, ha timbrato il cartellino nel poker inflitto al Due Torri fino a decidere il derby con la Battipagliese. L’unica rete siglata in trasferta è stata quella di Piraino, nella miglior prestazione del Sorrento. Gli chiediamo, comunque, se è soddisfatto del suo rendimento: “Sì, ma non proprio al 100%, c’è stata discontinuità anche da questo punto di vista, ho fatto bene in alcune partite e meno in altre. Tutto sommato, posso ritenermi soddisfatto anche per i gol segnati, ma sono consapevole di poter dare di più”.

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