SERVIZIO DI STEFANO SICA

E’ stata più dura del previsto ma alla fine la forza della volontà ha azzerato ostacoli, ansie ed errori. Il Sorrento supera il Faiano (3-1) solo dopo i due tempi supplementari, nella semifinale play-off regionale, ed approda in finale dove affronterà l’Audax Cervinara. Ma quanti patemi per i rossoneri, furiosi e concentrati nei primi minuti ed appassiti dopo il gol incassato a freddo. Blanda la reazione nel primo tempo alla prodezza di Mansour, tanta generosità e poco costrutto nella ripresa. Per certi versi il rosso rifilato a Ruggiero ha rappresentato la svolta della partita, facendo perdere certezze e baldanza agli ospiti col Sorrento che attaccava più con la forza della disperazione che con gli enzimi della serenità e dell’ordine. Un rischio feroce in pieno recupero (clamorosa la rete divorata da Pellegrino), poi il crollo biancoverde nell’overtime, alimentato un po’ dall’inesperienza e un po’ dalla doppia inferiorità numerica.

SCELTE TECNICHE – Maurizio Coppola, confermando il 4-3-3 di base, sceglie Cioffi come terzino destro dirottando Ammendola a sinistra. C’è Mansour da tenere a bada e l’ex Cervinara è il prescelto per questo compito. Il tandem difensivo, davanti a Pezzella, è composto da Arpino e Terracciano, con Vitiello in regia supportato da Esposito Lauri e Fontanarosa. Ancora panchina per Scarpa, a cui fa compagnia Marcucci: il tridente è disegnato quindi sui guizzi di Vitale e Savarese sulle ali, e sul peso specifico di Favetta. Modulo speculare per Carmine Turco: Grieco agisce da play con il ’99 La Femina che completa a destra il tridente offensivo che vede Pellegrino unico terminale. A sinistra c’è il ’95 Eddy Mansour, ex Turris: classe e talento al servizio dei salernitani.

PARTENZA VEEMENTE, POI LO CHOC – L’approccio rossonero è quello di un leone in gabbia: Vitiello (conclusione dalla distanza) e Arpino (inzuccata coi tempi giusti) non inquadrano la porta. Le manovre sono fluide e il Sorrento appare abbastanza in palla e pronto a colpire. Poi la doccia fredda (16′): Mansour vola sulla fascia sinistra divorando 50 metri di campo e approfittando di uno sganciamento offensivo di Cioffi che non può più arginarlo. Numero principesco tra Arpino e Vitiello (assai ingenui nella circostanza) e, quasi dentro l’area piccola, fiondata sul primo palo che non lascia scampo a Pezzella. Un eurogol quello del marocchino.

BATTERIE SCARICHE – Il Sorrento accusa il colpo e fatica a contrapporsi faccia a faccia ai biancoverdi. Emergono in questa fase tutti i limiti di personalità e di carattere dei costieri. Il Faiano sfrutta le armi che ha, ricorrendo al fallo sistematico ed a qualche perdita di tempo che innervosisce i rossoneri. Di Donna abbranca Favetta in area: il penalty sembra solare ma per Beretta è tutto regolare. Non impeccabile nella prima frazione il fischietto monzese, che tollera troppo il gioco duro ospite per poi cambiare completamentre registro dopo l’intervallo. C’è una scaramuccia tra Fontanarosa e Turco per una rimessa laterale: attimi di tensione che inducono Beretta ad allontanare il tecnico faianese. Poi tutto rientra nella normalità tra i giocatori in campo. La reazione del Sorrento è inconsistente, al di là di uno sfondamento di Savarese che mette Vitiello in condizione di battere a rete trovando Erra pronto ad immolarsi. Deve essere Terracciano a scuotere i suoi dal torpore con due punizioni: la prima, velenosa, è respinta a fatica da Senatore. La seconda finisce altissima. Poi il buio. Piuttosto è il Faiano che potrebbe inguaiare ulteriormente i rossoneri quando Mansour, con una gustosa serpentina, prova a replicare il numero proposto in occasione del gol, ma stavolta la sua botta è murata. Troppo poco Sorrento e lo svantaggio al riposo è giusto.

VITALE FALLISCE, VA FUORI E POI SI ARRABBIA –  Il piglio del Sorrento ad inizio ripresa è ben diverso: Fontanarosa imbecca in corridoio Vitale che evita l’intervento del duo Ruggiero-Di Giacomo, si invola da solo verso Senatore, ha tutto il tempo di mirare il bersaglio ma spara addosso al numero uno salernitano un pallone che doveva solo essere indirizzato a rete. A quel punto Coppola decide di avvicendarlo con Scarpa: una decisione che provoca la rabbia incontenibile dell’attaccante che prima sceglie di guadagnare gli spogliatoi poi resta in panca indotto a più miti consigli. Il Sorrento è più attivo rispetto al primo tempo ma la palla scotta troppo e spesso anche le giocate più semplici falliscono nell’angoscia di un gol che non arriva. Peraltro il Faiano esegue quasi alla perfezione la tattica del fuorigioco rendendo a volte inefficaci le sortite a sinistra di Scarpa. Lo stesso asso di Torre Annunziata gonfia la rete di testa sfruttando un calcio franco delizioso di Savarese, ma è in off-side. Non manca il cuore ai rossoneri ma le gambe, condizionate dalla testa, non girano sempre come dovrebbero.

SI PASSA AL 3-5-2 – Coppola a quel punto si gioca la carta Marcucci, richiamando Terracciano. Va fuori anche Esposito Lauri per far spazio a Paradisone. Il 4-3-3 lascia il posto al 3-5-2 dove il trio difensivo è composto da Cioffi, Arpino e Ammendola. Savarese e Scarpa sono gli esterni, in attacco si prova la soluzione dei due arieti. Un piano che però dura poco: Ruggiero abbatte in modo rude Scarpa che lo aveva saltato come un birillo, e si becca l’espulsione. Paradisone, nonostante la decisione favorevole di Beretta, non trova niente di meglio da fare che stendere al suolo proprio Ruggiero: rosso anche per lui, tra la rabbia dei compagni e lo sconcerto generale.

MARCUCCI-GOL, CHE LIBERAZIONE! – La punizione successiva di Vitiello è un pacco regalo per il bomber rossonero che fucila ogni resistenza in area e stacca in maniera prepotente e vincente (31′). E’ la fine di un incubo. La corsa dell’ex Nocerina (15 gol in stagione) è impazzita, in tribuna è il tripudio. Cambia subito l’assetto: Scarpa scala a fare il terzino destro, Vitiello fa legna con Fontanarosa e il tridente resta immutato in un 4-2-3. Per il Faiano è una mazzata tremenda dopo aver accarezzato il sogno. L’assenza di malizia nei biancoverdi viene fuori tutta in questi minuti concitati: Martinangelo, appena entrato, si fa buttare fuori per un fallo di reazione su Cioffi, quindi il Sorrento potrebbe chiudere i giochi con Favetta che spreca ad un passo da Senatore (palla fuori) vanificando il traversone basso di Scarpa. Occasione bruciata, beffa alle porte. E, a recupero inoltrato, accade ciò che nell’entourage faianese ricorderanno a lungo: sul lancio di capitan Grieco, Scarpa è in ritardo e buca l’anticipo su Pellegrino il quale, a colpo sicuro, si lascia ipnotizzare da Pezzella. Il Sorrento è salvo, ma la paura è stata grande e i supplementari sono l’esito più logico per una sfida così tirata.

CRAC FAIANO, IL SORRENTO DILAGA – Inizia la lotteria dell’overtime ma i biancoverdi non ne hanno più. Ammendola pesca con un lancio chilometrico Marcucci che si avvia a grandi falcate verso Senatore: Imperiale lo stende e la chiara occasione da gol fa scattare il cartellino rosso. Faiano in 8. La punizione successiva di Scarpa sorvola la traversa, poi lo stesso fantasista libera con una preziosa verticalizzazione Marcucci il quale, con grande altruismo, invece di concludere a rete vede Favetta liberissimo al centro: il piattone dell’attaccante chiude la contesa (13′). Poco prima Savarese non aveva finalizzato un’altra assistenza di Scarpa che, allo scoccare del secondo tempo supplementare, intuisce il movimento di Marcucci il quale spara alle stelle a due metri dalla porta. Il 3-1 giunge al 5′ con Savarese che, scappato a destra sul filo del fuorigioco dopo un lancio di Favetta, buca Senatore in uscita. Finisce qui, il resto è solo accademia. Sofferenze ed inquietudini cedono il passo alla felicità, il Sorrento vedrà la finalissima.

ECCO IL CERVINARA – Al Pastena, nel frattempo, l’Audax Cervinara manda a casa la Battipagliese con un sontuoso tris (3-0). Saranno quindi i caudini a giocarsi coi rossoneri l’approdo alle fasi nazionali (gara unica al campo Italia domenica 14 maggio alle 16.30). Ci sono partite e ci sono “le partite”. Che valgono molto più di una semplice partita sul rettangolo di gioco.

 

SORRENTO: Pezzella; Cioffi, Arpino, Terracciano (21’ st Marcucci), Ammendola; Savarese, Vitiello, Fontanarosa, Esposito Lauri (21’ st Paradisone); Favetta, Vitale (8’ st Scarpa).
A disp: Santaniello, Bolzan, Banco, Serrapica.
All: Coppola

FAIANO: Senatore; Ruggiero, Di Giacomo, Di Donna (1’ st Imperiale), Magazzeno; Erra (35’ st Martinangelo), Grieco, Anastasio; La Femina (17’ st Pisacane), Pellegrino, Mansour.
A disp: Ginolfi, Volpe, Chiangone, D’Orsi.
All: Turco

Arbitro: Andrea Beretta di Monza (Ruocco/Castiglione)

Note: espulsi Ruggiero (F) al 30’ st per gioco violento, Paradisone (S) al 30’ st per gioco violento, Martinangelo (F) al 42’ st per fallo di reazione, Imperiale (F) all’8’ pts per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Grieco (F), Vitale (S), Senatore (F), Magazzeno (F), Scarpa (S), Fontanarosa (S). Corner: 5-1.

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