SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Rabbrividente. Commovente. Emozionante. Si sprecano gli aggettivi per l’ultimo video realizzato dalla società, un gioco di musiche, di voci, di immagini straordinarie. Quelle immagini epiche che hanno fatto la storia del Sorrento, prima che iniziasse un declino inesorabile che sarebbe continuato ancora se non si fosse intervenuti adesso, con buona pace di tanti fegati costretti a rassegnarsi. Si scrive FC Sorrento ma si legge popolo rossonero, quello che ha seguito l’epopea delle promozioni e dei trionfi, del sogno serie B e anche dei tempi di vacche magre, del mesto saluto al professionismo prima che il nostro nome, il nostro marchio finisse nelle mani sbagliate. Fortunatamente covava un nuovo progetto, per ridare lustro e credibilità al calcio nella terra delle Sirene. Giglio voleva il Sorrento ma non era più possibile, così l’ha creato lui, ex novo, azzerando tutti i misfatti degli ultimi ma soprattutto dell’ultimo anno, commessi da chi millantava presunti amori, mentre peggio non si poteva fare. Era necessario un cambio di rotta, una virata, ed eccola qui. Finalmente si respira aria nuova, un entusiasmo rinnovato, proprio quello che ci voleva. Nella vita tutti possiamo commettere degli errori, anche quando si dà fiducia a persone che poi non se ne rivelano meritevoli, l’importante è capirlo in tempo, quello che poi è sempre galantuomo. E lo è stato anche a Sorrento nell’ultimo anno, dove un po’ di entusiasmo si è respirato solo in occasione del Torneo delle Sirene, ci voleva quella manifestazione per portare un po’ di gente nei pressi di Via Califano. Quella gente che ha affollato le tribune del “Campo Italia” anche lo scorso 29 agosto, in notturna, quando c’è stata la presentazione della squadra e i rossoneri hanno travolto il Napoli Primavera di Saurini. L’aria estiva proveniva ancora dal mare della costiera, ma sul campo già aleggiava quella di chi sa che ritornerà grande. Il video narra, attraverso voci e filmati, quel tempo in cui la curva dei tifosi sorrentini era una muraglia umana tinta di rossonero, quel tempo in cui a Sorrento passavano i migliori giocatori della categoria in cui si militava. Ora già sembra di essere ritornati di tanti anni addietro, chi immaginava solo due anni fa che uno come Francesco Scarpa, acclamato da tutta Torre Annunziata, sarebbe stato chiamato per iniziare la ricostruzione del Sorrento? Chi immaginava, non più tardi di un anno fa, che Ciccio Vitale, un top già per la D, avrebbe accettato di ritornare in costiera dopo i mesi surreali vissuti nell’era di non si sa chi stante l’infinita successione anche alla presidenza? Chi immaginava che a Sorrento si potesse ritornare a sognare? Poche ore e verrà il momento del battesimo ufficiale di questa nuova creatura, in quel di Nola la compagine di mister Turi cerca il primo hurrà. Il Città di Nocera, altra serissima candidata alla leadership del girone, ha già ruggito, ma il discorso primato non riguarderà solo costieri e molossi, ce ne sono tante attrezzate. Sarà un campionato di Eccellenza solo di facciata, si voleva il ripescaggio ma forse non tutti i mali vengono per nuocere. Perché se bisogna sognare che lo si faccia totalmente, difficilmente in D sarebbe stato possibile disputare un campionato di vertice al primo anno dalla rifondazione e senza avere il tempo di chiudere botti di mercato. Invece, scalare la classifica di questo girone qui e issarsi in vetta per conquistarla sul campo la quarta serie, sarebbe davvero il migliore inizio di una nuova primavera. Ad maiora, FC Sorrento!

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