SERVIZIO DI STEFANO SICA

Non va oltre il pari il Football Club Sorrento che, al San Francesco, impatta col Città di Nocera 1-1 e mantiene ancora tre lunghezze di ritardo dai molossi a cinque turni dal termine del campionato. Come era nell’aria, il tecnico Mario Turi si affida in difesa a Mensah ed Arpino per rimpiazzare De Gregorio e Maury, completando il pacchetto arretrato con Santaniello tra i pali, Vanin a destra e Scognamiglio in coppia con l’atleta di Vico Equense. Mediana governata da Serrapica con l’ausilio di Temponi ed Esposito, tridente che vede Del Sorbo dal primo minuto affiancato da Scarpa e Vitale. Molossi che rispondono col 4-2-3-1: De Liguori e Di Pietro agiscono a centrocampo e Marcucci è il terminale offensivo con Carotenuto alle spalle, Aracri a sinistra e Vitolo a destra. L’under Vincenzo Napoli (’96) va in porta, in difesa Cacace fa coppia con Cuomo, mentre Apparenza e Gallo si disimpegnano sulle fasce. Il talentino Ciotti (’98), febbricitante, va in panchina.

Il San Francesco, pieno come un uovo, presenta un colpo d’occhio maestoso: 4000 spettatori sulle gradinate e coreografia da applausi confezionata dal gruppo ultras Bothers presente nei distinti. Nella curva ospite, invece, sono 100 i tifosi rossoneri che, per non essere da meno, imbandierano di rossonero il settore distinguendosi per un sostegno incessante ed appassionato. Insomma, se in campo la sfida promette spettacolo per i valori in gioco, sugli spalti le rispettive tifoserie incrociano i tacchetti in un altro derby altrettanto intenso. Parte meglio il Città di Nocera (in maglia rossonera, in giallo i costieri) che, dopo neanche cinque minuti, sfiora il vantaggio. L’angolo di Carotenuto è raccolto da Di Pietro che di testa fa da sponda per Cuomo che, con un’altra inzuccata da distanza ravvicinatissima, chiama Santaniello alla respinta di pugno. Sull’altro versante, Temponi ci prova con un piatto forte del proprio repertorio: il suo tiro potente, però, finisce altissimo. C’è più tattica che tecnica in questa fase del primo tempo: di occasioni nitide non se ne vedono affatto ed è soprattutto a destra che Vanin fa buona guardia annullando Aracri e costringendo indirettamente Carotenuto a spostarsi nella sua zona di competenza per aumentare il peso offensivo dei molossi. Tanto che, proprio da quella zolla, il fantasista di Enzo Maiuri scodella di prima intenzione un bel pallone al centro che viene raccolto da Marcucci la cui conclusione da posizione gustosa è respinta miracolosamente da Santaniello. Provvidenziale nell’occasione il disturbo di Scognamiglio sull’attaccante. Il Sorrento, pur consapevole di dover portare a casa l’intera posta in palio, fatica a fare gioco e soprattutto a trovare profondità. L’attacco è spuntato e non c’è intesa tra i tre tenori di Turi. Scarpa e Vitale sono apatici e Del Sorbo cade in un nervosismo inspiegabile e deleterio, aprendo prima un siparietto lungo e inutile con Gallo e poi una diatriba con Marcucci (nell’episodio vengono ammoniti entrambi). Ed è il Città di Nocera che, giocando con la forza psicologica di chi può ambire a due risultati su tre, va ancora vicino al gol. Gallo sfonda a sinistra e mette al centro un traversone tagliatissimo appena smanacciato da Santaniello, nessuno molosso raccoglie e Mensah può spazzare. Si capisce che i rossoneri, rebus sic stantibus, possono sbloccarla solo grazie ad un episodio. Ed è cio che accade quando, sugli sviluppi di un angolo di Scarpa, Del Sorbo vince il duello diretto con Cacace, incorna alla perfezione e trova addirittura la respinta di Arpino sulla linea. Una beffa che priva gli ospiti di una rete praticamente fatta. Ma è solo una fiammata, anche se i padroni di casa non fanno granché per accelerare ritmi ed intensità. Carotenuto strozza troppo una conclusione dalla distanza, spedendo a lato, ed è quello che poi capita a Vitolo che finalizza una bella combinazione De Liguori-Carotenuto-Aracri, depositando il pallone tra le braccia di Santaniello. Chiusura con un break del Sorrento: Esposito dialoga bene con Vanin che trasferisce il pallone a Scarpa, il cui tiro è murato dalla difesa. La respinta è colta da Vitale che però non fa male a Napoli.

Il primo tempo è tutto qui, con un risultato ad occhiali che, tirate le somme, rispecchia fedelmente quanto visto in campo. Il Sorrento è più accorto che audace ed è chiaro che, per tentare il blitz, deve rientrare in campo con un altro passo e un’altra convinzione. I fumogeni prodotti dai tifosi molossi, presenti nei distinti, fanno ritardare la ripresa di qualche minuto. Il vento, però, è in questo caso propizio ed accelera le operazioni. Qualcosa nell’atteggiamento dei rossoneri è cambiato e il colpo di testa a lato di Del Sorbo, su corner di Scarpa, è un primo campanello d’allarme per i nocerini. Il fraseggio è migliore e la voglia di osare sembra più viva. Il Città di Nocera perde le giuste distanze tra i reparti ed è così che i costieri passano: Vanin galoppa a destra, Gallo lo anticipa e Vitale, forse, lo contrasta un po’ rumorosamente. Sulla palla vagante si avventa Temponi che confeziona un missile che Napoli può solo veder sibilare alle proprie spalle (51′). I molossi protestano a lungo per il contatto Gallo-Vitale ma, per il direttore di gara, il signor Croce di Novara, è tutto regolare. Resta il dubbio ma anche la sensazione che si possa trattare di una collisione lecita come se ne vedono generalmente tante. Il boato dei 100 tifosi costieri è imperioso, alimentato dalla corsa sfrenata dei ragazzi di Turi sotto il loro settore. Ma il sogno dura poco perché Croce, evidentemente suggestionato dalla solita quanto insana legge di compensazione, decide di ricomporre l’equilibrio concedendo un penalty assolutamente inesistente che finisce per riaprire i giochi e cambiare totalmente il corso della partita. Aracri brucia in accelerazione Esposito che, dentro l’area, lo tocca in modo chiaramente irrilevante con una mano (55′). Santaniello intuisce la battuta di Carotenuto che è tuttavia molto potente e si insacca alla destra del pipelet rossonero. Sugli spalti è il delirio e il 10 molosso può scaricare rabbia ed esultanza, ed anche un momento di gratitudine personale quando va ad abbracciare Maiuri in panchina. Il Sorrento, però, non ci sta e prova a riorganizzarsi quanto più celermente possibile. Del Sorbo avrebbe la palla buona in area ma non riesca ad eludere Napoli che lo anticipa di un soffio, poi un cross di Esposito (servito da Scarpa) non trova davvero per un dettaglio l’incornata a colpo sicuro di Gargiulo perché Cacace è lesto nel pulire in angolo. Insomma, il Sorrento formato ripresa piace di più anche se latita in continuità nel proprio predominio territoriale. Gargiulo rileva Vitale (65′) che non la prende affatto bene e decide di guadagnare addirittura gli spogliatoi senza passare neanche per la panchina. Il Città di Nocera è solo nell’iniziativa di Aracri che, approfittando di una scivolata fuori tempo di Arpino su verticalizzazione di De Liguori, guadagna la superiorità numerica a sinistra e serve Carotenuto al centro, ma l’asso molosso non riesce a battere a rete e Temponi può salvare i compagni dal pericolo. Lo stesso Temponi chiama Gargiulo al guizzo vincente ma, anche in questa circostanza, l’anticipo di Napoli è provvidenziale. Sostanzialmente, i rossoneri esauriscono qui la loro spinta propulsiva perché, da questo momento, faticheranno a proporre palle-gol convincenti. Scarpa, toccato duro da Vitolo, deve fare spazio a De Rosa (75′) ma l’assetto offensivo non cambia di una virgola perché lo Squalo agisce nella stessa posizione del capitano. Marcucci prova la giocata ma il suo fendente di sinistro accarezza l’incrocio dei pali (sarebbe stato un eurogol), poi il gioiellino Ciotti, subentrato a Vitolo, conclude alla sinistra di Santaniello. Va fuori Gargiulo per doppia ammonizione (gamba sul viso di Cuomo) anche se il primo giallo era sembrato alquanto eccessivo considerato il contrasto vigoroso ma non cattivo con un avversario. Per il Sorrento, comunque, è notte fonda. Anche perché, con un attacco così scarnificato, le speranze non possono non assottigliarsi. Temponi avanza di qualche metro per assistere il duo De Rosa-Del Sorbo in avanti e il Città di Nocera reclama la concessione di un altro rigore perché, a sua detta, Serrapica si aiuta con le mani in area su una bordata di De Liguori. Ma distanza ravvicinata e braccio sinistro attaccato al corpo (come ogni fermo immagine confermerà senza timore di smentita) rendono vana questa pretesa. Si chiude con la punizione dalla sinistra di De Liguori: l’incornata di Cacace è perfetta ma la palla si spegne di un soffio sopra la traversa.

Il Sorrento, tra alti e bassi, porta comunque in costiera un punticino che tiene almeno viva una fiammella di speranza in chiave promozione. Chi si ferma è perduto, diceva Totò, e sarà giusto crederci ancora, confidando magari in un assist dei cugini del Massa Lubrense che, sabato prossimo, affronteranno la capolista al Cerulli. Anche se, va ammesso, adesso si fa dura. E, dopo questa gara, ci vorrà anche una buona dose di fortuna per riuscire nell’impresa. Chi di sicuro ha vinto, in ogni caso, sono loro, i 100 tifosi rossoneri presenti a Nocera. Calorosi, commoventi, innamorati. Ce n’est qu’un début. Perchè, con ogni probabilità, la rinascita del tifo a Sorrento parte proprio dal pomeriggio del San Francesco.

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