DI STEFANO SICA

Un faccia a faccia per approfondire cause e origini di questo momento negativo della squadra. E per sollecitare il gruppo ad un rendimento migliore in vista del rush finale del campionato e dei successivi play-off. Si è tenuto martedì sera l’incontro tra il coordinatore del Sorrento, Franco Giglio, e i senatori della squadra. A tutti sono state chieste decise assunzioni di responsabilità dopo le prestazioni negative di Cervinara e Sant’Agnello, culminate in altrettante sconfitte che hanno infranto ogni sogno di promozione diretta mettendo anche a repentaglio il secondo posto. Giglio vuole e pretende di più. Per gli investimenti fatti e per gli obiettivi di inizio stagione, rispetto ai quali il Sorrento per ora sta segnando il passo.

Prima dell’allenamento pomeridiano di ieri, poi, è stata la volta di una delegazione di ultras a chiedere ed ottenere un vertice coi giocatori più anziani e rappresentativi del gruppo. Presenti il presidente Giuseppe Cappiello e il coordinatore dell’area tecnica Pasquale Ottobre. Al termine dell’incontro, gli ultras rossoneri hanno prodotto un sunto di quanto emerso dalla chiacchierata: “Il nostro intento era quello di confrontarci civilmente perché noi siamo Sorrento e rappresentiamo la città, i colori e la storia di questa squadra. E’ stata una chiacchierata serena perché non giochiamo a sfasciare. Ma era giusto che queste umiliazioni che stiamo subendo su alcuni campi, venissero trasmesse ai calciatori. Per la realtà che siamo, non possiamo perdere contro dilettanti che fanno questo sport soprattutto come dopolavoro. I nostri giocatori, invece, vengono trattati da professionisti pur militando in una categoria dilettantistica. A loro questa società non fa mancare nulla. E’ la passione che fa la differenza, e il Sant’Agnello l’ha messa in campo, ma gli attori dello scempio di sabato sono stati i nostri calciatori. Vorremmo che Scarpa e Vitale sfogassero in campo tutte quelle energie che invece sprecano per litigare coi tifosi, i calciatori o i dirigenti avversari. Ai senatori abbiamo detto che devono prendere per mano la squadra richiamando chi non fa il proprio dovere. Non è più il tempo delle risate e delle chiacchiere. Dovesse andar male questo campionato, avrebbero difficoltà loro per primi a trovare squadra l’anno prossimo. Fatto sta che i ragazzi, coscienti di star facendo male, hanno chiesto scusa ai tifosi e hanno detto di crederci ancora. Proprio Vitale disse qualche giorno fa che tutti ci aspettano per farci la guerra. Ed è normale perché noi siamo il Sorrento: ognuno vuole batterci perché abbiamo dietro una storia nobile. Ecco perché tutti devono essere consapevoli del prestigio della maglia che indossano. Per molti, vestirla resta solo un sogno. E non è accettabile che, chi ha il privilegio di farlo, la disonori. Ora vogliamo rispetto e maglia sudata”.

Oggi pomeriggio, al Comunale di Ottaviano, i rossoneri sfideranno in amichevole (ore 15) la Virtus Ottaviano, squadra partecipante al campionato di Promozione.

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