SERVIZIO DI STEFANO SICA (FOTO DI ROSARIO CRISCUOLO)

Tre punti in cassaforte e sorpasso effettuato: il Sorrento batte il Cervinara nell’anticipo del sabato al campo Italia (2-1) e conquista la vetta solitaria aspettando l’impegno di oggi pomeriggio dell’Ebolitana di scena a Battipaglia. Un Sorrento non brillante nel primo tempo, specie dopo il vantaggio di Scarpa su rigore, ma sicuramente bello e audace nel secondo grazie all’ingresso di Marcucci che ha cambiato profondamente volto al match. Caudini che hanno fatto quello che potevano, con un attacco praticamente dimezzato e un centrocampo privo, forse, del suo uomo migliore, Spasiano.

SCELTE INEDITE – Per il suo 4-3-3, Mario Turi sceglie Lombardi a sinistra spostando, però, Ammendola a destra. Una novità assoluta. Non c’è a sorpresa Arpino al centro della difesa, rimpiazzato da Catalano che agisce in coppia con Terracciano. In porta si vede Santaniello mentre Serrapica viene confermato nel ruolo di play con Vitiello e Temponi interni. Tridente griffato Favetta-Scarpa-Savarese. Modulo speculare per il trainer del Cervo, Pasquale Ferraro: il giovanissimo Calandrelli (’99) si piazza davanti alla difesa mentre D’Avino agisce da falso nueve con Russolillo e Buonocore, un altro ’99, ai lati. Sono dolorose, insomma, le assenze di Befi e Zerillo. Tra i pali c’è il neo acquisto Vigliotti.

INIZIO POSITIVO – Il Sorrento parte tutto sommato bene anche se costruisce le proprie occasioni maggiormente sulle individualità. Scarpa sferra un tiro a giro che si perde di poco alto, subito dopo è Savarese a scaldare il sinistro: botta che sfiora il palo. Il preludio al gol che arriva con un break di Scarpa che di testa va a rubare palla a Cioffi, si invola verso la porta di Vigliotti e viene steso dallo stesso centrale caudino, poi ammonito. Il penalty calciato dal capitano, dopo appena dieci minuti, è vincente.

ROSSONERI MORBIDI – E’ a quel punto che il Sorrento inizia ad appiattirsi un po’. Il Cervinara non può fare granché, tenta qualche traversone per sfruttare la fisicità di Pepe e Saginario, ma non impensierisce mai i rossoneri. Una fiondata di Colarusso va altissima, ma il Sorrento esagera nei leziosismi e nel giropalla che non trova mai la profondità dei due esterni. La mediana si imbottiglia e il gioco diventa lento e prevedibile. Temponi ci prova da fuori ma Vigliotti fa buona guardia, sull’altro fronte Clemente confeziona una punizione da sinistra che Pepe incorna bene spedendo però alto. Un primo campanello di allarme anche se i costieri potrebbero raddoppiare prima con Favetta, che chiude a lato un diagonale dopo l’ennesimo pasticcio di Cioffi, poi con Temponi, che raccoglie una respinta corta di Clemente sporcando però troppo la conclusione, che si perde a lato. E al 41′ arriva il pari, quasi inatteso: Santaniello spazza in angolo la punizione angolata di Pepe, sul corner successivo di Russolillo è Saginario a fare la voce grossa in area e ad insaccare con un’incornata prepotente. Non che i biancazzurri l’abbiano meritato questo pari, ma i rossoneri non avevano fatto praticamente nulla per imporre aggressività, lucidità e superiorità in un match che si era messo persino bene.

MARCUCCI, L’EROE DEI DUE MONDI – Non succede nulla anche ad inizio ripresa. E la sensazione è sempre la stessa, frustrante e angosciante: senza uno spunto, un guizzo, una novità, sarà difficile uscire dal guado. Il calcio franco di Colarusso è altissimo, poi entra Marcucci per Serrapica dopo dieci minuti. Il cambio più logico da fare in questa fase, quello che cambia totalmente il destino del Sorrento. E il vantaggio arriva immediato: Savarese alza un pallone sontuoso da destra, Scarpa fa la sponda sul secondo palo e per l’ex Nocerina è un gioco da ragazzi mettere dentro a porta vuota. Il 4-2-4 di Turi consente, quindi, di avere due riferimenti offensivi che la difesa caudina deve monitorare costantemente, lasciando qualche apertura maggiore sugli esterni. E il Sorrento comincia a giocare in scioltezza, producendo una infinità di palle-gol. Terracciano lancia, Marcucci stoppa di petto e Favetta spara alto: il dialogo tra i due attaccanti inizia ad approfondirsi. Tuttavia lo stesso Favetta sprecherà poco dopo appoggiando di testa il pallone tra le braccia di Vigliotti dopo uno stupendo traversone di Ammendola. Quindi Scarpa vola via a sinistra non incontrando ostacoli in De Feo: sul suo traversone Marcucci si rende protagonista di uno stacco da favola ma il pallone non inquadra la porta di un niente. Favetta, dopo una sponda di Terracciano, spreca ancora colpevolmente davanti a Vigliotti, abile a respingere il suo colpo di testa. Lo stesso ex Frattese si riscatta piazzando un assist basso al centro sul quale Marcucci si avventa come un falco allungando di poco oltre il palo. E’ davvero un Sorrento spettacolare a fronte di un Cervinara mai pervenuto se non nella cornice dei 100 tifosi stipati in Curva Sud. Di Capua ed Esposito Lauri rilevano Temponi e Favetta, ma il Sorrento ha saldamente la partita nelle proprie mani. E, dopo una fase lenta del match, Terracciano manda di poco fuori la propria punizione mancina. Finisce così, col Sorrento in crescendo ma con diversi interrogativi tattici da dissipare alla luce dei 20-25 minuti negativi visti nel primo tempo dopo il vantaggio. E mercoledì, al campo Italia (inizio alle 14.30), sarà Coppa Italia Dilettanti (fase regionale) ancora contro i caudini. Si disputerà il match di andata.

 

SORRENTO – AUDAX CERVINARA 2-1

Reti: 10’ Scarpa rig. (S), 41’ Saginario (A), 56′ Marcucci (S)

SORRENTO (4-3-3) Santaniello; Ammendola, Catalano, Terracciano, Lombardi; Vitiello, Serrapica (55′ Marcucci), Temponi (80′ Di Capua); Savarese, Favetta (88′ Esposito Lauri), Savarese.
A disp: Pezzella, Arpino, Cappelluccio, Minicone.
All: Turi.

AUDAX CERVINARA (4-3-3) Vigliotti; De Feo, Cioffi, Pepe, Clemente (68′ Liguoro); Colarusso, Calandrelli (87′ Greco), Saginario; Buonocore (57′ En Namli), D’Avino, Russolillo.
A disp: De Luca, Pisano, Milone, Adamo.
All: Ferraro

Arbitro: Gabriele Gandolfo di Bra (Cipolletta/Iannaccone)

 

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