SERVIZIO DI STEFANO SICA

Insieme al Sorrento condivide il miglior attacco del girone con 13 reti fatte, ma non la posizione in classifica. L’Audax Cervinara, per ora, mantiene la vetta in condominio con l’Ebolitana, a quota 17. Una lunghezza sotto ci sono proprio i rossoneri, che sabato pomeriggio avranno la possibilità di operare il sorpasso e dare un primo scossone al loro campionato in attesa dell’altro big match a Eboli in programma la settimana successiva.

IL PERCORSO BIANCAZZURRO – Era un po’ nell’aria il cammino esaltante dei biancazzurri. Una società in ascesa gestita già da diversi anni dal presidente Joe Ricci, cervinarese doc, una tifoseria appassionata, numerosa e storicamente partecipe e, soprattutto, un organico costruito con l’obiettivo (magari non dichiarato apertamente ma di sicuro anelato) di stabilizzarsi nella zona play-off. In estate, il club ha confermato alcuni giocatori strategici e si è persino impreziosito di elementi assolutamente all’avanguardia per la categoria. Degli “eroi” di Marcianise della stagione passata, quando nello spareggio promozione il Cervo ebbe la meglio 2-1 sul Paolisi schierando anche l’ex rossonero Gaetano Pignalosa (ora alla Real Albanova in Eccellenza), sono rimasti Alfonso De Feo, Piergiuseppe Saginario, Felice Pepe e Simone Cioffi (questi ultimi due compongono l’attuale coppia centrale di difesa). A questi vanno aggiunti il momentaneo top scorer biancazzurro (con quattro centri) Orlando Russolillo, che lo scorso 8 maggio non scese in campo nell’ultimo atto del campionato. Di assoluto prestigio i nuovi arrivi, a partire dal centrocampista classe ’93, trionfatore lo scorso anno con la Picciola, Francesco Spasiano, per finire al duo approdato da Torrecuso: l’attaccante Diego Zerillo e il centrocampista Marco Colarusso. Ciliegine sulla torta, l’attaccante Alessio Befi, emerso nella splendida stagione del Montesarchio, e il terzino sinistro Mariano Clemente, oltre al numero uno classe ’99 Pasquale Emanuele De Luca, che i biancazzurri stanno utilizzando da titolare dopo averlo prelevato dal Gladiator. E’ andato via il condottiero dell’ultima annata trionfale, Andrea Ciaramella, ora alla guida del San Tommaso. Un addio maturato solo ad inizio settembre per divergenze con Ricci. Ma al suo posto è arrivato Pasquale Ferraro, ideatore ed artefice di quel Montesarchio che ha fatto divertire un po’ tutti mettendo paura ai rossoneri nel match d’andata ed abbattendoli all’Armando Allegretto al ritorno. Tutt’altro che un ripiego, quindi, per il massimo dirigente del Cervo.

SCELTE TECNICHE – Ferraro, in queste settimane, ha utilizzato il 4-3-3 servendosi di Befi come punta centrale con Zerillo esterno. Ma non è escluso che sabato il modulo possa essere rivisto a causa di alcune defezioni. Peseranno le assenze di Zerillo e Spasiano, espulsi nell’ultima gara contro la Battipagliese. E lo stesso Befi è in dubbio per via di alcuni acciacchi. Sicuri del posto sono intanto il ’97 Mario D’Avino, attaccante transitato per la Primavera della Salernitana prima di passare, a gennaio, alla Sarnese. E poi lo stesso Russolillo, finora impiegato da esterno offensivo. Non mancherà ovviamente Saginario in mediana, ma c’è curiosità per capire chi rimpiazzerà Spasiano. Tanti rebus da sciogliere nelle prossime ore, quindi, per Ferraro.

PRECEDENTI – Rossoneri e biancazzurri si sono affrontati per l’ultima volta il 15 febbraio del 1998 in terra caudina: 4-1 il risultato per i costieri nell’anno della promozione in D. A metà primo tempo Ianniello aveva risposto al vantaggio iniziale di Giulio Russo, poi il Sorrento risolse la sfida negli ultimi nove minuti della ripresa con lo stesso Russo, Fiodo e Santaniello. Punteggio non molto diverso il 17 novembre del 1996: il Sorrento prevalse nel fortino biancazzurro per 4-2 grazie al sigillo dopo una manciata di minuti di Guarracino, alla doppietta di Giulio Russo e al centro di Delle Donne nel secondo tempo per il momentaneo 3-1. Al campo Italia, i rossoneri ebbero la meglio in entrambe le occasioni: 1-0 il 16 marzo del 1997 con un gol di Genco nella ripresa, e 2-1 il 19 ottobre dello stesso anno con realizzazione all’ultimo sospiro di Marco Fiodo dopo il vantaggio maturato ad inizio primo tempo ad opera di Giulio Russo, poi annullato 35 minuti dopo dalla rete di D’Alessandro. E, se in casa biancazzurra questi precedenti sollecitano degli scongiuri più che comprensibili, a Sorrento si conta sull’efficacia della solita regola non scritta: non c’è due senza tre.

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